
Apprezzamento Artistico
Questa incisiva illustrazione in bianco e nero immerge lo spettatore in una scena funebre suggestiva, ambientata sullo sfondo di una vasta città di ispirazione gotica. La maestria dell'artista nell'uso del tratteggio incrociato è evidente: ogni ombra, texture e forma è resa con precisione meticolosa. La composizione è densa ma equilibrata; a sinistra, figure solenni si raccolgono attorno a un imponente piedistallo recante l'iscrizione «CENERE ALLA CENERE, E POLVERE ALLA POLVERE». Sopra di loro, una scultura monumentale di angeli alati aggiunge un peso soprannaturale, i cui volti solenni trasmettono grazia e gravità.
L'effetto chiaroscuro suscita una forte risposta emotiva: lutto e riverenza si mescolano a un'atmosfera di calma quasi eterna. Le posture abbassate e i volti velati raccontano storie di perdita e ricordo, mentre i grattacieli illuminati in lontananza sfondano il cielo notturno, suggerendo la marcia incessante del progresso di fronte alla permanenza della morte. Questo contrasto tra antico rituale e città moderna evoca malinconia e riflessione sul passare del tempo. Realizzata nel 1925, l'opera cattura la tensione tra tradizione e modernità nel periodo tra le guerre, incarnando solennità spirituale e l'ombra di un futuro industriale.