

Jean-Honoré Fragonard
FR
169
Opere
1732 - 1806
Periodo di attività
Biografia dell'Artista
Jean-Honoré Fragonard, nato a Grasse, in Francia, il 5 aprile 1732, fu una figura seminale del tardo periodo rococò, celebrato per le sue esuberanti ed edonistiche rappresentazioni della vita aristocratica. Trasferitosi a Parigi intorno al 1738, le sue inclinazioni artistiche lo portarono da un breve apprendistato presso un notaio agli studi di Jean Siméon Chardin e, in modo più significativo, di François Boucher intorno al 1748. Sotto la guida di Boucher, Fragonard sviluppò rapidamente i suoi talenti, padroneggiando lo stile del suo maestro a tal punto da essergli affidata la creazione di repliche. Nel 1752, patrocinato da Boucher, vinse il prestigioso Prix de Rome, che facilitò ulteriori studi sotto Carle Van Loo presso l'École des Élèves Protégés a Parigi, preparandolo per una carriera come pittore di storia.
Nel 1756, Fragonard partì per l'Italia, trascorrendo cinque anni cruciali all'Accademia di Francia a Roma. Questo periodo fu segnato da uno studio diligente, dalla copia di maestri barocchi e dalla formazione di una stretta amicizia con il collega pittore Hubert Robert. Un'influenza fondamentale fu l'Abbé de Saint-Non, un ricco artista dilettante e mecenate, che accompagnò Fragonard in un lungo tour dell'Italia nel 1760-61. Insieme, disegnarono la campagna romana, le rovine antiche e i giardini italiani, in particolare Villa d'Este a Tivoli, che plasmarono profondamente l'arte paesaggistica di Fragonard. Questa immersione nell'arte e nel paesaggio italiani, comprese le opere di Tiepolo a Venezia, arricchì il suo vocabolario artistico, portando a uno stile fluido e vigoroso.
Al suo ritorno a Parigi nel 1761, Fragonard inizialmente mirò a una carriera accademica. Il suo grande dipinto storico, *Coreso e Calliroe*, esposto al Salon del 1765, gli valse il plauso della critica, l'acquisto da parte del re Luigi XV e l'ammissione all'Académie Royale. Tuttavia, nonostante questo successo, Fragonard presto si discostò dal percorso di pittore di storia. Trovò maggiore attrattiva e opportunità lucrative nel servire una fiorente clientela privata di finanzieri e cortigiani, che desideravano quadri da gabinetto più piccoli, paesaggi e scene decorative intrise di sensualità e giocoso erotismo. Questo cambiamento definì la sua carriera matura, producendo opere iconiche come *L'altalena* (1767) e l'inventiva serie dei *Ritratti di fantasia* (ca. 1765-1772).
Lo stile di Fragonard era caratterizzato da una notevole facilità, una pennellata rapida e un edonismo delicato, spesso suggestivo. La sua ammirazione per i maestri olandesi e fiamminghi come Rubens, Hals e Rembrandt è evidente nella sua vigorosa esecuzione e nelle ricche tavolozze di colori. Nel 1769 sposò Marie-Anne Gérard, una pittrice della sua città natale. Una commissione importante arrivò da Madame du Barry per il suo Pavillon de Louveciennes, la serie *I progressi dell'amore* (1771-73). Tuttavia, questi dipinti furono alla fine respinti, forse ritenuti troppo rococò per il nascente gusto neoclassico. Un secondo viaggio in Italia nel 1773-74, con il mecenate Bergeret de Grancourt, riaccese ulteriormente il suo interesse per il paesaggio e l'immaginario dei giardini. Negli ultimi anni, sua cognata, Marguerite Gérard, divenne sua allieva e collaboratrice, e la sua opera iniziò a incorporare scene domestiche e persino accenni di neoclassicismo, sebbene il suo spirito rococò persistesse in gran parte.
La Rivoluzione Francese alterò drasticamente le fortune di Fragonard. La sua arte, così strettamente legata all'Ancien Régime, cadde in disgrazia e i suoi mecenati aristocratici si dispersero. Si ritirò brevemente a Grasse ma tornò a Parigi nel 1791. Grazie all'intervento di Jacques-Louis David, ottenne un incarico curatoriale presso il nuovo museo nazionale (il Louvre), ma perse questo posto nel 1797. Fragonard trascorse i suoi ultimi anni in relativa oscurità, la sua prolifica produzione di oltre 550 dipinti e migliaia di disegni in gran parte dimenticata.
Jean-Honoré Fragonard morì a Parigi il 22 agosto 1806. La sua opera rimase fuori moda fino alla metà del XIX secolo, quando fu riscoperto e acclamato come uno dei grandi pittori poetici della Francia del XVIII secolo. La sua eredità risiede nella sua magistrale cattura dell'intimità e dell'erotismo velato, nella sua pennellata vibrante e fluida che influenzò gli impressionisti e nella sua capacità unica di elevare le scene di genere a commenti arguti e penetranti sul suo tempo. Fragonard rimane celebre per la sua vivace rappresentazione dell'amore, del piacere e dei momenti fugaci di gioia, incapsulando l'essenza dell'era rococò.