

Sebastian Pether
GB
22
Opere
1793 - 1844
Periodo di attività
Biografia dell'Artista
Sebastian Pether (1793–1844) è stato un pittore paesaggista inglese rinomato per le sue evocative rappresentazioni di luce lunare, tramonti e luci di fuochi, temi che lo hanno consacrato come membro di spicco dei "Moonlight Pethers", una famiglia di artisti che comprendeva suo padre, Abraham Pether, e suo fratello, Henry Pether. Nato a Londra il 24 novembre 1793 e battezzato presso la chiesa di Saint Luke, Chelsea, Sebastian ereditò una forte tradizione artistica, poiché anche suo padre era specializzato in scene notturne. Fin da giovane, si immerse in questo genere specifico, che avrebbe definito la sua carriera e la sua identità artistica, sebbene la sua vita fosse segnata da considerevoli difficoltà e da una costante lotta per la stabilità finanziaria.
In quanto figlio maggiore, Sebastian William Thomas Pether ricevette la sua formazione artistica direttamente da suo padre, Abraham, di cui seguì da vicino le tecniche e le preferenze tematiche. Sviluppò rapidamente una grande abilità nel catturare le sottili sfumature di luce e ombra, in particolare il bagliore etereo della luna e il drammatico tremolio del fuoco. Tuttavia, la vita personale di Pether presentò presto sfide significative. Si sposò giovane e divenne padre di una numerosa famiglia, avendo alla fine nove figli. Questa responsabilità domestica, unita a limitate opportunità di commissioni redditizie o di frequenti esposizioni, lo costrinse a una precaria dipendenza dai mercanti d'arte che spesso sfruttavano il suo disperato bisogno di reddito, pagando somme esigue per le sue tele finemente lavorate. Nonostante queste pressioni, Pether era un uomo di intelletto e istruzione, arrivando persino a rivendicare il concetto originale della pompa gastrica, un'idea che avrebbe proposto al chirurgo Andrew Jukes.
La produzione artistica di Pether comprendeva prevalentemente paesaggi immersi in effetti atmosferici, con una particolare predilezione per scene illuminate dalla luce lunare, dalle calde tonalità del tramonto o dall'intensità drammatica degli incendi. Le sue opere sono spesso caratterizzate da una sensibilità romantica, avventurandosi talvolta in "capricci" – fantasiose creazioni architettoniche e topografiche che attraevano i gusti del periodo della Reggenza e del primo Vittoriano. Sebbene alcuni resoconti contemporanei e successivi notino una tendenza a "toni verdastri" nei dipinti di Sebastian, differenziando leggermente la sua tavolozza all'interno dell'opera della famiglia, lo stile più ampio della famiglia Pether è anche associato all'abile uso del chiaroscuro per creare profondità e drammaticità. La sua capacità di trasmettere il mistero e la sublime bellezza del mondo notturno era centrale nel suo fascino, anche se le ricompense finanziarie erano scarse.
Durante la sua carriera, Sebastian Pether incontrò difficoltà nel garantirsi un mecenatismo costante o nel raggiungere un ampio consenso di pubblico attraverso le principali istituzioni artistiche. Le sue opere furono esposte alla Royal Academy, in particolare "Veduta dal ponte di Chelsea della distruzione del teatro di Drury Lane" nel 1814. Un'altra opera significativa, "Una carovana sorpresa da un turbine", fu commissionata nel 1826 da John Fleming Leicester, che si distingue come l'unico mecenate costante conosciuto di Pether. Nonostante il suo talento e la sua produttività, il mercato dell'arte dell'epoca, specialmente per artisti senza solide connessioni o mezzi indipendenti, era duro. La sua dipendenza dai mercanti significava che i suoi dipinti venivano spesso venduti rapidamente e a basso costo, offrendo scarso sollievo dalle sue difficoltà finanziarie. Un episodio particolarmente scoraggiante si verificò nella primavera del 1842 quando tre dei suoi quadri, presentati alla Royal Academy con l'assistenza di un corniciaio, furono respinti, evidenziando la sua continua lotta per il riconoscimento.
L'ultima parte della vita di Pether fu oscurata da una profonda tragedia personale e da incessanti difficoltà finanziarie. Sopportò la perdita di tre dei suoi figli adulti a causa della consunzione e, poco dopo la sua morte, un altro figlio soccombette al tetano; il suo figlio maggiore, William, intraprese la carriera di mosaicista. Queste perdite devastanti, aggravate dalla costante pressione per mantenere la sua numerosa famiglia, ebbero senza dubbio un pesante impatto sul suo benessere. Sebastian Pether morì relativamente giovane, all'età di 51 anni, il 14 marzo 1844, a York Cottage, Battersea Fields, Londra, a causa di un "attacco infiammatorio". La sua morte lasciò la sua famiglia superstite in uno stato di indigenza, rendendo necessaria una sottoscrizione pubblica per raccogliere fondi per il loro sostentamento. Anni dopo, nel novembre 1876, fu persino lanciato un appello di beneficenza sul London Times per la figlia superstite, che si diceva fosse indigente dopo aver rovinato la vista lavorando come cucitrice.
L'eredità di Sebastian Pether è quella di un artista di talento che, nonostante una vita piena di avversità, produsse costantemente paesaggi accattivanti che esploravano abilmente l'interazione tra luce e oscurità. Come uno dei "Moonlight Pethers", contribuì a una distintiva tradizione familiare nell'arte britannica. Tuttavia, il suo lavoro è stato talvolta oggetto di errate attribuzioni, spesso confuso con quello di suo fratello, Henry Pether, i cui dipinti erano generalmente firmati e considerati più realistici e raffinati. La storia di Sebastian è un toccante promemoria delle vulnerabilità economiche affrontate da molti artisti nel XIX secolo. Sebbene non abbia mai raggiunto il successo finanziario o la fama diffusa di alcuni contemporanei, i suoi dipinti rimangono apprezzati per la loro bellezza atmosferica, la loro romantica evocazione della notte e il dramma sommesso che trasmettono, assicurandogli un posto come figura di rilievo tra i pittori paesaggisti inglesi della sua epoca.