

Jules Joseph Lefebvre
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Opere
1836 - 1911
Periodo di attività
Biografia dell'Artista
Jules Joseph Lefebvre (1836-1911) è stato un pittore accademico francese, rinomato per i suoi magistrali ritratti e i suoi idealizzati nudi femminili, che definirono gli standard estetici del Salon di Parigi della fine del XIX secolo. Nato a Tournan-en-Brie, trascorse i suoi anni formativi ad Amiens, dove suo padre, un fornaio, riconobbe e sostenne il suo prodigioso talento artistico. Questo sostegno portò a una borsa di studio che permise a Lefebvre di trasferirsi a Parigi nel 1852. Lì, entrò nella prestigiosa École des Beaux-Arts e studiò sotto il neoclassicista Léon Cogniet. La sua formazione formale con Cogniet gli instillò un profondo rispetto per la composizione classica e il disegno preciso, abilità che sarebbero diventate il fondamento della sua carriera. Debuttò al Salon nel 1855, segnalando l'arrivo di un nuovo talento significativo nel mondo dell'arte parigino.
Un momento cruciale nella carriera iniziale di Lefebvre fu la vittoria dell'ambito Prix de Rome nel 1861 con il suo dipinto storico, *La morte di Priamo*. Questo prestigioso premio finanziò una residenza di cinque anni presso l'Accademia di Francia a Roma, situata a Villa Medici. Questo periodo fu trasformativo; si immerse nello studio delle antichità romane e delle opere dei maestri del Rinascimento, in particolare Andrea del Sarto. Fu in Italia che affinò la sua attenzione sul nudo femminile, un genere in cui avrebbe raggiunto la sua massima fama. Il suo tempo a Roma fu anche segnato dalla formazione di amicizie durature con altri artisti come Léon Bonnat e Carolus-Duran. Tuttavia, questo periodo di crescita artistica fu oscurato da una tragedia personale, poiché la morte dei suoi genitori e di una sorella lo gettarono in una grave depressione.
Tornato a Parigi intorno al 1867, Lefebvre incanalò il suo dolore in una rinnovata determinazione artistica. Il suo ritorno fu rapido e trionfale. La sua opera presentata al Salon del 1868, *Nudo disteso*, ottenne elogi dalla critica, ma fu il suo capolavoro del 1870, *La Verità (La Vérité)*, a catapultarlo alla celebrità. Il dipinto, che raffigura una donna nuda che tiene in alto un globo splendente, fu un trionfo allegorico che affascinò sia i critici che il pubblico. L'opera gli valse la Legion d'Onore lo stesso anno e consolidò la sua reputazione come figura di spicco dell'arte accademica. Questo successo cementò la sua direzione, e continuò a produrre celebri nudi mitologici e allegorici, tra cui *Maria Maddalena* (1876), *Pandora* (1877) e *Diana sorpresa* (1879).
Lo stile artistico di Lefebvre era caratterizzato da una sintesi di perfezione tecnica e bellezza idealizzata. Fu spesso paragonato al suo contemporaneo, William-Adolphe Bouguereau, ma si distinse utilizzando una più ampia varietà di modelle, conferendo una sottile diversità alle sue figure. Sebbene i suoi nudi fossero sensuali, rimasero entro i confini della correttezza accademica, raffigurando figure passive e idealizzate della mitologia o dell'allegoria, evitando così le controversie che circondavano i nudi realisti di pittori come Manet. Accanto alle sue scene mitologiche, Lefebvre fu un ritrattista prolifico e molto richiesto. Nel corso della sua carriera, espose 72 ritratti al Salon, che gli fornirono una fonte costante di reddito e una clientela di ricchi mecenati borghesi e celebrità.
Oltre alle sue tele, Lefebvre lasciò un'impronta duratura come influente educatore. A partire dal 1870, divenne professore all'Académie Julian, una scuola d'arte privata progressista nota per aver ammesso donne e studenti internazionali molto prima dell'ufficiale École des Beaux-Arts. Era conosciuto come un mentore comprensivo e devoto per oltre 1500 allievi, tra cui futuri luminari come Fernand Khnopff, Félix Vallotton e l'impressionista americano Edmund C. Tarbell. Sottolineò instancabilmente l'importanza fondamentale del disegno dal vero, un principio centrale della sua pratica e della tradizione accademica.
La carriera di Lefebvre fu decorata con numerosi riconoscimenti. Vinse una medaglia di Prima Classe al Salon del 1878, la Medaglia d'Onore nel 1886 e il Grand Prix all'Esposizione Universale del 1889. Nel 1891, fu nominato membro della prestigiosa Académie des Beaux-Arts dell'Institut de France, e la sua carriera culminò nel 1898 quando fu promosso a Commendatore della Legion d'Onore. Jules Lefebvre morì a Parigi nel 1911 e fu sepolto nel Cimitero di Montmartre. La sua tomba è appropriatamente adornata con un bassorilievo de *La Verità*, un simbolo duraturo degli ideali artistici a cui dedicò la sua vita.